Questo itinerario ci condurrà alla scoperta di due ampie aree di verde pubblico della capitale, in un affascinante percorso incentrato sul tema dell’acqua. Partendo da Tor Fiscale, seguiremo il tracciato dei due principali assi di acquedotti che sin dall'epoca romana attraversavano questa zona del suburbio, raggiungendo il Parco degli Acquedotti.
Info 347.0544907
La denominazione Tor Fiscale deriva da monsignor Filippo Foppi, “fiscale” cioè tesoriere dello Stato Pontificio che, alla metà del XVII secolo, era proprietario dell’omonima torre che si trova nel Parco. Qui, il paesaggio è caratterizzato dalle strutture di due acquedotti: l'Acquedotto Felice, che fu costruito da Papa Sisto V, al secolo Felice Peretti, alla fine del Cinquecento sopra i piloni dell'aqua Marcia (144 a.C.), aqua Tepula (125 a.C.) e aqua Iulia (33 a.C.) con l’obiettivo di approvvigionare i colli Viminale e Quirinale, e le arcate maestose dell'Acquedotto Claudio progettate nel 38 d.C. dall’imperatore Caligola ed inaugurate da Claudio nel 52 d.C. Questo spazio fu utilizzato dai Goti durante l’assedio di Roma del 537 d.C. (da qui il toponimo di Campo Barbarico) e continuò ad essere utilizzato anche in seguito per la sosta degli eserciti.
Il nome del Parco degli Acquedotti, invece, deriva dagli imponenti resti del sistema di 6 degli 11 acquedotti che resero celebre la città di Roma: Anio Vetus (sotterraneo), Marcia, Tepula, Iulia, Claudio e Anio Novus (sovrapposti).
A questi si aggiunge l’Acquedotto Felice (sovrapposto allo Iulia), che come dicevamo fu costruito in epoca rinascimentale dal papato e che, a partire dagli anni ’70 diventa teatro di una delle più significative esperienze di pedagogia popolare realizzate in Italia nel secondo dopoguerra. E’ la storia di don Roberto Sardelli, un giovane sacerdote che nel 1969 si trasferì nella baraccopoli che si estendeva lungo gli archi dell’Acquedotto Felice, dove vivevano immigrati (provenienti dalle campagne abruzzesi e dal Meridione) che cercavano lavoro, e vi fondò la famosa Scuola 725, dal numero della baracca che la ospitava.
La solitudine di questi edifici, la gittata visiva delle arcate hanno reso i resti presenti nel Parco degli Acquedotti un set a cielo aperto, utilizzato per diverse produzioni cinematografiche tra cui: 'La dolce vita', 'Il Marchese del Grillo', 'La grande bellezza', 'Totò, Peppino e la... malafemmina' e le serie televisive 'I Cesaroni' e 'Distretto di Polizia'.
🔴 INFO UTILI
⏱️️ Tempo medio di percorrenza: circa 2h circa
👉 Distanza: 10 km circa 0
👉 Dislivello: -
👉️ Difficoltà: T - Turistica (facile). Anche se il percorso è facile è richiesta una buona preparazione fisica.
👉️ Da portare con sé: 1 litri d'acqua, snack alimentari, cellulare carico,
👉 𝐷𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙’𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒̀ 𝑑’𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒/𝑑𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡𝑖 𝐶𝑜𝑣𝑖𝑑-19.
🔴 SCHEDA TECNICA
👉 Trasporto: mezzi propri
👉 Prenotazione: obbligatoria
👉 Prenotazione: obbligatoria
💰 € 5,00 per i soci di DinamiKa ASD (contattare 𝟑𝟒𝟕.𝟎𝟓𝟒𝟒𝟗𝟎𝟕 per il versamento della quota)
💰 € 10,00 per i non soci (effettuare versamento su 𝐈𝐁𝐀𝐍 𝐈𝐓𝟒𝟏𝐃𝟎𝟔𝟐𝟑𝟎𝟏𝟒𝟗𝟎𝟐𝟎𝟎𝟎𝟎𝟓𝟔𝟗𝟓𝟎𝟓𝟑𝟗 intestato a dinamikaoutdoor di Rosanna Paciotti ed inviare copia bonifico effettuato a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
📌 APPUNTAMENTO ore 07e15, partenza 07e30 al Caffè d’Italia, Via Francesco de Renzis 15, Caserta (posizione: https://goo.gl/maps/YKC5ALUuVWx5UgdJ8 )
oppure ore 9e30 all’ingresso del Parco di Tor Fiscale Via dell' Acquedotto Felice, 120, 00174 Roma (posizione: https://goo.gl/maps/taGy7pujwFVsdvDy9 )👉 partenza ore 10.00
👉 pranzo al sacco, oppure presso una tipica fraschetta dei Castelli Romani (prenotazione entro h12e00 di giovedì 09.12.2021)
Info 347.0544907